richiamo

  • Buongiorno cari ascoltatori, oggi da RadioDela in diretta per voi abbiamo un gradito ospite, pluripremiato in ricerca olfattiva, detentore dell’oscar alla fedeltà e attualmente mister coda universo 2018/2019!! Buongiorno Fido, benvenuto a RadioDela!

  • Buongiorno a voi, e grazie per l’invito.
  • Oggi affrontiamo una questione spinosa in tema cinofilo: il richiamo. Un sacco di persone si lamentano che spesso i tuoi simili non tornano al richiamo del loro padrone.
  • Si mi includo nella lista nera… delle volte non ascolto nemmeno io, cioè ascolto ma poi decido deliberatamente di non tornare, lo ammetto.

  • Puoi spiegarci il perché? E’ una domanda che assilla parecchi proprietari.
  • Ehm, non so se posso, magari poi l’umano si offende: se la potrebbe prendere a male!
  • Non ti preoccupare Fido. Esprimiti pure liberamente: l’intervista è anonima, non ti riconoscerà nessuno.
  • richiamo caneOk allora! Prima di tutto c’è da dire che quasi sempre gli umani chiamano senza un reale motivo… del tipo che io mi sto facendo i cavoli miei, magari sto annusando una roba interessantissima o sono impegnato a scavare una buca, distruggere qualcosa, giocare coi miei amici, e il mio padrone mi interrompe sempre sul più bello. Sento il mio nome con tono perentorio “FIDO, vieni subito!!!”, io mi stacco dalla mia attività, lo raggiungo, ma quando arrivo da lui non c’è nulla che mi aspetti Le prime volte ingenuamente andavo da lui trotterellando tutto contento e poi scoprivo che mi aveva preso per i fondelli. “Aho?? Che c’è??? Perché mi hai fatto venire??? mi hai fatto interrompere una roba importante!! Spero ci sia un motivo valido!!” invece non c’era nessun motivo valido.
  • Alla lunga deve essere abbastanza fastidioso, soprattutto se stai facendo una attività che richiede concentrazione, vero?
  • Verissimo! E questo quando va bene. A volte addirittura mi chiama “FIDO!!!!” e io “Siiiii?? Che c’è? Dimmi!!” e lui non dice nulla! E io che ho? la palla di cristallo? Come faccio a sapere cosa vuoi se non mi dici nulla dopo avermi chiamato??? Fido cosaaaaa? Finisci la frase!!!
  • Diciamo un “richiamo incompleto”

  • Si, credo che soffra di qualche sindrome di ansia da controllo costante. Mi chiamerà duecentotredici volte in passeggiata, solo per sapere dove sono credo. Deve sempre avermi sotto controllo. Alla fine non ci faccio più caso nemmeno e continuo a farmi i fatti miei.
  • Quindi una volta tornavi al richiamo?
  • Una volta tornavo sempre al richiamo: appena mi chiamava correvo a vedere cosa c’era di interessante da fare, ma poi non c’era nulla e allora ho imparato il trucchetto Adesso se non sventola almeno un wurstel di pollo ripieno al formaggio o un osso di prosciutto affumicato, col cavolo che mi stacco da quello che sto facendo! Delle volte mi chiama proprio nel bel mezzo della festa con gli amici per andare via! Ma come? Proprio sul più bello?? Non possiamo andarcene proprio ora! Per fare cosa poi? Andare a casa sul divano? Mettermi il guinzaglio? Riprendermi per qualche marachella? Meglio sparire o farsi inseguire, anche perché fino a che non riesce ad acchiapparmi, è divertentissimo!
  • Insomma non ti senti compreso… C’è altro Fido?
  • Eccome! Ho appena iniziato! Mi chiama sempre per farmi delle richieste assurde: “fai vedere come fai il seduto… fai vedere come dai la zampa… fai vedere come ti rotoli…” Ok, va bene io lo faccio perché poi mi becco un premietto (lo ammetto, farei di tutto per un premietto!), però è sempre la stessa solfa, lui chiede e io eseguo. Insomma, mi chiama sempre quando c’è da fare i compiti, ma la ricreazione quando arriva?? Ma poi ‘sto premietto non me lo puoi dare e basta? Tutte ‘ste manfrine per il suo ego “io sono dominante e tu devi essere obbediente” Vabbè io lascio che si illuda pure di sta cosa che mi deve comandare (tanto poi al richiamo non torno lo stesso), ma la teoria della dominanza non è un po’ superata???premietto
  • Non per tutti evidentemente, ci vorrà ancora del tempo.
  • Anche se ha delle grosse lacune gli voglio bene ugualmente, sia chiaro. Però ho imparato che ogni volta che mi chiama, prima di seguirlo devo fare le mie valutazioni, riconoscere se c’è un motivo piacevole (tipo la pappa, giocare insieme o liberarmi dal guinzaglio) o se c’è dietro la fregatura. Devo ammettere che non è stato difficile imparare a interpretare l’umano: quando ha quel tono di voce arrabbiato, volume alto, faccia contratta, non ci vuole una scienza per capire che non tira una bella aria. E chi me lo fa fare di tornare? Fossi matto! Anzi, me ne sto più alla larga possibile, magari nel frattempo gli passa l’incazzatura…soprattutto quando mi chiama perché ho combinato qualcosa tipo rovesciare qualche vaso, smembrare un cuscino o mangiare le ciabatte. E’ incredibile quante declinazioni di tono, volume e frequenza possa avere la semplice parola “Fido”, e voi non ve ne accorgete nemmeno mentre pronunciate il nome del vostro cane: ogni sfumatura rivela uno stato d’animo preciso che ho imparato a riconoscere al volo!
  • Ormai sei prevenuto. C’è qualcosa che possiamo fare per farti cambiare opinione?
  • Beh, diciamo che se ogni volta che mi chiamassi lo facessi per un motivo valido, piacevole ed interessante. Sicuramente io verrei da te più volentieri. E a lungo andare probabilmente lo farei sempre più spesso.
  • La teoria del rinforzo positivo insomma? Un sacco di tuoi simili hanno imparato a tornare grazie al bocconcino.

  • … veramente ancora credete che siamo così poco furbi? Si il bocconcino funziona senza dubbio: è la via più facile per avere dei risultati positivi in poco tempo. Anche se sei il più imbranato dei padroni, ce la puoi fare, ma devi sapere che per noi, alla lunga, la stessa solfa è noiosa e quel bocconcino perde di valore. Il risultato è che, quando mi stufo, continuo a fare quello che stavo facendo! Ci sono cose ben più importanti per noi del cibo, ma bisogna sapersi guadagnare la nostra amicizia e la nostra fiducia e ci sono un gran lavoro e molto impegno da metterci, e non tutti i padroni hanno tempo e voglia.
  • Spiegati meglio Fido…
  • Si chiama:

    RELAZIONE! Fare cose insieme insomma. Sai, non ho gusti difficili: mi piace scoprire cose nuove, annusare, cercare le cose, scavare nelle tane, inseguire una pallina, fare una passeggiata senza fretta. Poi sai, io parlo per me ma ognuno ha le sue preferenze. Capisci anche tu che per un Border Collie probabilmente una pallina ha un valore ben più alto che per un Bulldog. O che cercare tracce di selvatico ha più valore per un Beagle che per un Labrador. Dovete scoprire CHI E’ il vostro cane e su quello costruire esperienze piacevoli, sempre nuove ed appaganti. In questo modo in un certo senso “il vostro punteggio sale” e si formerà in noi che quando ci chiamate è per fare qualcosa di spettacolare insieme!

  • Bene Fido, grazie dei consigli. C’è qualcosa che vorresti aggiungere prima di chiudere l’intervista?
  • Si: divertitevi, non CON il vostro cane ma INSIEME al vostro cane! Siate imprevedibili, rinnovatevi, inventatevi sempre cose nuove da scoprire, da condividere, createvi un mondo a cui lui desideri appartenere più di ogni altra cosa al mondo, fate in modo che stare con voi sia meraviglioso. Più di inseguire una pallina o rimanere alla festa fino all’ultimo.
  • Grazie ancora Fido. Come sempre pensavamo di doverti insegnare qualcosa, invece hai insegnato tu qualcosa a noi!
  • Di nulla, grazie a voi di avermi ascoltato!

 

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